Progetti

SERVIZI DI CONSULENZA E ASSISTENZA SPECIALISTICA ALTAMENTE QUALIFICATA dedicati alle malghe e ai mini-caseifici regionali (Legge regionale 23 febbraio 2006 n.5 “Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (SISSAR)”.

Le aziende interessate a fruire di tali servizi possono trovare tutte le informazioni al seguente link: http://www.ersa.fvg.it/cms/aziende/progetti/Sissar-zootecnia/Richiesta-assistenza-tecnica-lattiero-casearia.html

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L’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (ERSA), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali (DI4A) dell’Università di Udine, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), l’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia (AAFVG) e il Servizio di Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, ha realizzato un importante studio dedicato alla caratterizzazione del formaggio “tipo latteria”, a pasta semidura, ottenuto a partire da latte crudo e contraddistinto da breve stagionatura.

Lo scopo è stato quello di qualificare, al fine di tutelare, un prodotto tipico particolarmente apprezzato dal consumatore e fornire indicazioni precise ai produttori relativamente a questi formaggi che non prevedono la pastorizzazione della materia prima.

L’attività sperimentale si è svolta in 4 fasi, coinvolgendo direttamente alcuni caseifici del Friuli Venezia Giulia.

La conoscenza di questa tecnologia di produzione, supportata dai dati scientifici raccolti nel periodo di studio, dalla valutazione dei rischi microbiologici e dalle evidenze bibliografiche, ha perseguito l’obiettivo di cercare di ridurre il rischio igienico sanitario legato all’uso del latte crudo per la caseificazione.

Alla luce degli elementi e dei risultati osservati durante le analisi e le valutazioni, elaborati sotto forma di relazioni tecniche, le evidenze scientifiche indicano i seguenti parametri da monitorare in fase di produzione di questo formaggio, ovvero: le temperature e il tempo di stoccaggio della materia prima; la carica di Stafilococchi nel latte crudo e la durata del periodo di stagionatura.

Precise istruzioni saranno date alle latterie attraverso la divulgazione di un apposito manuale da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale ed i limiti indicati per ogni parametro saranno inseriti nei manuali di HACCP relativi a tali produzioni.

In allegato sono pubblicati i due documenti finali, ovvero:

La relazione conclusiva da parte del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali (DI4A) dell’Università di Udine, dal titolo “Sperimentazione volta alla definizione di standard per l’ottenimento di prodotti lattiero caseari a breve stagionatura con lavorazione a latte crudo nel rispetto della normativa igienico sanitaria”;

la relazione sullo studio di caratterizzazione del formaggio “latteria” a latte crudo, che rappresenta la sintesi di tutte le attività e i risultati ottenuti nelle varie fasi sperimentali, a cura del Servizio di Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria.

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Breve intervista dedicata al Progetto Made durante la trasmissione radiofonica "Vita nei campi":

https://www.rainews.it/tgr/fvg/audio/2021/01/fvg-Vita-nei-campi-del-17-gennaio-2021-61d16f73-c48e-4d45-9f1c-621050bb6275.html?fbclid=IwAR0LIgWb9NHOO1V9DGQhJt2kgjPi5fR3EqJqwm0Fql7C3eXDHkCvFFp0h4o

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www.madeinalps.eu è il sito che è possibile visitare per avere ulteriori indicazioni sul progetto MADE, riguardanti gli itinerari, le aree interessate, i prodotti etc.. 

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Progetto TOP-Value

Il valore aggiunto del Prodotto di Montagna

Un progetto di collaborazione transfrontaliero che vede l’ERSA come Partner,finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.

L’indicazione “Prodotto di Montagna” identifica un regime di qualità facoltativa disciplinato dai Reg. UE 1151/12 e 665/14 e può essere utilizzata per i prodotti agroalimentari, di origine animale o vegetale, che siano realizzati nelle zone di montagna, come classificate nei Programmi di Sviluppo Rurale. Tale strumento di valorizzazione dell’agro-alimentare regionale, oggetto del presente studio, non vanta ancora ampia adesione nel territorio transfrontaliero, ma può essere un’opportunità interessante se impiegato in maniera oculata e strategica, con ricadute positive per i diversi attori lungo le filiere produttive:

  • per i produttori, in quanto possono valorizzare e promuovere le loro produzioni sul mercato, ottenendo un giusto riconoscimento per le relative caratteristiche esclusive;
  • per i consumatori, che trovano informazioni utili a riconoscere e identificare il prodotto della montagna, attribuendogli facilmente una connotazione geografica, culturale ed identitaria peculiare, lungo un percorso produttivo trasparente e tracciabile; in tal modo il cliente è messo nelle condizioni di compiere scelte di acquisto più consapevoli e di avvalersi di uno strumento di tutela in termini di qualità e provenienza;
  • per il territorio, il quale viene salvaguardato dagli effetti distorsivi della globalizzazione, attraverso il potenziamento della competitività territoriale, la tutela delle produzioni autoctone, il presidio dell’ambiente naturale e paesaggistico e l’incremento del reddito locale.

L’idea progettuale di TOP-Value nasce per favorire l’adesione all’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” da parte dei produttori di questi territori, quale strumento per aumentarne il valore aggiunto e incrementare la redditività delle imprese agricole delle aree montane. Il disegno sperimentale mira a qualificare le diverse filiere autoctone, valutando e amplificando le opportunità commerciali e promozionali.

Una valutazione ex ante permetterà di verificare la disponibilità a pagare un prezzo maggiore, da parte del consumatore, per i “Prodotti di Montagna” e a quantificare il possibile impatto economico sulle imprese del settore lattiero-caseario conseguenti all’adozione di questa indicazione facoltativa.

L’approccio innovativo del progetto si basa sulla possibilità di affiancare a questa dicitura una serie di informazioni riguardanti i “servizi eco-sistemici” forniti da queste filiere, tra cui:

  • salvaguardia della biodiversità e del paesaggio;
  • tutela del benessere animale;
  • contenimento delle emissioni.

L’individuazione e la misura degli aspetti multifunzionali dell’agricoltura delle aree interessate permette di valorizzare le produzioni di qualità, garantendone la sostenibilità ambientale e sociale. Inoltre consente di soddisfare le aspettative dei consumatori e dei turisti, adottando approcci comunicativi efficaci per la promozione di prodotti tradizionali del territorio che mantengono viva e attraente l’area di confine.

Le azioni progettuali previste sono orientate ad evidenziare le criticità connesse con l’adozione dell’indicazione “Prodotto di Montagna” in diversi casi studio e a fornire elementi utili per il loro superamento, anche attraverso la stesura di strumenti ad hoc (quali “linee guida”), adatti a rispondere in modo rapido alle esigenze concrete del settore produttivo.

Nell’ambito del presente progetto, le iniziative saranno indirizzate a rendere maggiormente riconoscibile questo marchio collettivo presso i consumatori e ad agevolarne la fruibilità agli imprenditori. Con l’impiego di strategie comuni di promozione e di politiche innovative di marketing, tra cui etichette intelligenti che “raccontano” gli aspetti di sostenibilità dei prodotti, sarà possibile favorire un turismo orientato ad apprezzare prodotti di qualità realizzati in montagna e che rendano l’acquirente consapevole del valore effettivo del bene acquistato.

OBIETTIVI SPECIFICI

  • garantire continuità alle attività produttive in montagna;
  • incrementare la redditività delle imprese agricole dell’area di progetto;
  • rafforzare il turismo gastronomico sostenibile transfrontaliero;
  • salvaguardare le peculiarità delle comunità locali e tutelare le “diversità” territoriali minacciate dalla standardizzazione produttiva.

 TIPOLOGIA

  • Asse prioritario 2 - Natura e cultura .
  • Bando di riferimento Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.
  • Codice progetto: ITAT2009, CUP: H19D16002350007.

Il PARTENARIATO del PROGETTO

  • LP        Camera dell’Agricoltura della Carinzia (KAR);
  • PP1     eb&p Umweltbüro GmbH della Carinzia (KAR);
  • PP2     Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA (FVG);
  • PP3     Università degli studi di Udine (FVG);
  • PP4     Regione del Veneto – Sezione Competitività (IT);
  • PP5     Università degli studi di Padova (IT);

DURATA: Inizio 01/01/2017 - Fine 30/06/2019.

BUDGET: 1.032.648,09 €.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

ERSA: gaia.dorigo@ersa.fvg.it.

https://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/progetto-top-value.

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Progetto MADE

Malga and Alm Desired Experience

 Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.

Il progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 denominato MADE, acronimo di Malga and Alm Desired Experience, vede come partner l'ERSA e ha come obiettivo principale lo sviluppo di un sistema transfrontaliero che coinvolga le malghe di FVG e Carinzia e i percorsi escursionistico-ciclabili nella natura delle due Regioni.

Alla base dell’idea progettuale c’è innanzitutto l’obiettivo di conservare e tutelare il patrimonio culturale e naturale, nonché le conoscenze dell'agricoltura tradizionale nella zona alpina, attraverso il rafforzamento dell'identità comune e l’ampliamento e destagionalizzazione della proposta turistica. In quest’ottica si intende coinvolgere e sostenere le produzioni locali, al fine di incrementare l'occupazione e potenziare la mobilità sostenibile tra le regioni confinanti.

Nel concreto, si intende valorizzare le malghe, i pascoli e le strutture ricettive. Verrà data particolare attenzione alla offerta gastronomica tipica, alla promozione congiunta e al miglioramento della percezione del contesto paesaggistico.

Con la presente iniziativa, si vuole incentivare lo sviluppo del turismo, il cui potenziale non è ancora pienamente sfruttato, coinvolgendo gli alpeggi e collegandolo alla filiera dei prodotti locali di eccellenza. Le attività agricole alpine, connesse alle ricchezze naturali dell'area, favoriranno il miglioramento dell'attrattività di tale comparto dal punto di vista gastronomico, ricreativo, del benessere e culturale.

La strategia per la valorizzazione delle malghe prevede innanzitutto l’elaborazione di un sistema di riconoscimento della qualità dei prodotti degli alpeggi e delle produzioni agricole. Il coinvolgimento attivo dei gestori delle strutture in quota sarà possibile grazie all’organizzazione di momenti di confronto e informazione, quali visite educative, tavoli di confronto e attività di formazione. Tali eventi prevedono la collaborazione con figure professionali altamente qualificate, in grado di fornire spunti e suggerimenti per il perfezionamento della ricettività in quota con un valore aggiunto differenziato e competitivo, tenendo in particolare conto le peculiarità eno-gastronomiche autoctone.

Sarà creata una rete di percorsi di mobilità sostenibile per il collegamento fra le realtà malghive transfrontaliere. Si prevede la tematizzazione degli itinerari mediante la realizzazione di installazioni, cartellonistica ed infopoint interattivi, nei quali si potranno avere informazioni riguardanti il benessere in quota, la pedagogia del bosco, del pascolo e la “vacanza attiva”. Saranno appositamente dedicate attività di formazione per lo sviluppo della professionalità degli operatori turistici locali e delle loro competenze rispetto agli strumenti di marketing strategici ed operativi.

La strategia comunicativa si baserà sull’elaborazione degli strumenti promozionali, quali un sito internet ed una app dedicati. La collaborazione tra le due regioni confinanti permetterà di predisporre un piano congiunto per il posizionamento della nuova offerta turistica, caratterizzato dall’organizzazione di educational, workshop e seminari e la partecipazione a fiere ed eventi di settore. In particolare, si proporranno eventi itineranti, con la messa a punto di un format innovativo per la realizzazione di un evento pilota presso l’Altopiano del Montasio.

OUTPUT PREVISTI del PROGETTO

• 17 siti di interesse naturale e culturale valorizzati;

• 6 nuovi prodotti per il potenziamento dell‘attrattività del patrimonio naturale e culturale, quali itinerari tematici, attività educative ed eventi itineranti;

• 800 ettari di habitat beneficiari di un sostegno finalizzato al raggiungimento di un migliore stato di conservazione.

TIPOLOGIA

Asse prioritario 2 - Natura e cultura, Obiettivo tematico 6 – Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse.

CODICE PROGETTO: ITAT2029-P, CUP: F42F16000900007.

 DURATA del PROGETTO: 06 febbraio 2017 - 31 luglio 2019.

BUDGET PROGETTUALE: 1.176.470,50 €.

Il PARTENARIATO del PROGETTO:

Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano di Sella Nevea e di Passo Pramollo (Lead partner) (IT);

Comune di Hermagor-Presseger See (AT);

ERSA FVG (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale).


PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

ERSA: Simona Rainis - s.rainis@libero.it.

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I precedenti progetti a cui ha partecipato l’ERSA, sempre nell'ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia – Austria sono stati il

 “Transrural Network” e “DIVERS-Biodiversità dei sapori della montagna” che avevano come obiettivo generale lo sviluppo dell’alpicoltura.

I partner che hanno affiancato l’Agenzia sono stati il Land Carinzia (Au) e la Regione Veneto.
Tra le attività svolte sono state effettuate diverse visite di studio per i tecnici del settore lattiero-caseario, i gestori di malghe e gli studenti degli Istituti Agrari presso alcune malghe rappresentative della Carinzia, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Durante queste occasioni, i partecipanti hanno potuto approfondire le conoscenze riguardanti l’alpeggio, la zootecnia in quota, la trasformazione del latte e la gestione dell’ambiente montano, la biodiversità, gli aspetti igienico-sanitari, le normative e i contributi pubblici disponibili per queste aziende.

Come attività di divulgazione sono stati organizzati alcuni momenti informativi rivolti ai gestori di malga e agli appassionati:

  1. “Dal pascolo al formaggio” - Innovazione nel rispetto delle tradizioni degli alpeggi;
  2. “Dalla malga al consumatore” - Comunicazione, immagine e marketing dei prodotti di alpeggio del Friuli Venezia Giulia;
  3. "Nuovi orizzonti per la gestione e valorizzazione degli alpeggi in Friuli Venezia Giulia".

Sono stati pubblicati anche alcuni volumi e guide, disponibili alla sezione "Pubblicazioni".

Infine è stato sviluppato un database contenente le informazioni sulla malghe che ha funzionato da
base per la creazione del presente sito.

Progetto Interreg IIIA Italia-Slovenia "Modelli di sviluppo delle attività agro-zootecniche in ambiente montano per la conservazione del territorio e la valorizzazione dei prodotti locali" finanziato dall’Unione Europea, coordinato dalla Direzione Centrale Risorse Agricole Naturali, Forestali e Montagna della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e condotto dal Settore Agricoltura Aziende Sperimentali e Dimostrative (SAASD) della Provincia di Pordenone, dal Dipartimento di Scienze Animali (DIAN) dell’Università di Udine e dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Lubiana.
Il progetto ha coinvolto tredici aziende private in Friuli Venezia Giulia e un’azienda pubblica in Slovenia, che allevano principalmente bovini e ovini, in azioni progettuali volte all’integrazione delle attività agricole con il turismo estivo. I risultati delle attività condotte nell’area di studio italiana sono stati sintetizzatio in un volume (sezione “Pubblicazioni”), a cui sono allegate le carte fisionomiche dei pascoli oggetto di studio. Le iniziative inerenti il disegno sperimentale prevedevano anche l’adeguamento delle strutture malghive - attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, potabilizzatori e minicaseifici. Ciò è stato reso possibile dalla collaborazione tra i Comuni proprietari e i gestori degli alpeggi, che hanno ottenuto un finanziamento regionale grazie alla presentazione di un’unica domanda.